I Quattro Cantoni - Medusa

Manrico Testi Intervento critico  "I QUATTRO CANTONI"
Franco Pulzone, in questo secondo volume della sua trilogia "Ombre" mostra di essere in possesso di una fervida capacità rievocativa, creativa e affabulatoria, oltre ad aver conseguito una cifra espressiva particolare, personalissima per l'ampia articolazione del periodo che si rifà a modelli ottocenteschi. E tuttavia tale modalità espressiva, capace di spiazzare al primo impatto il lettore moderno abituato ad un linguaggio sempre più spezzettato, semplice, lineare, man mano che il racconto si fa più interessante e avvincente, finisce per essere apprezzata per la densità caratterizzante, per la profondità psicologica, per la tensione evocativa.  E poi  Pulzone, qui , più che nel precedente volume, indulge e conferisce maggiore snellezza al lento incedere sintattico -narrativo denso di incisi, elucubrazioni,  precisazioni, dotte e pertinenti citazioni, flussi memoriali, che tendono ad appesantire l'estesa articolazione narrativa,  con l'impiego di un diffuso, alterno, cangiante impiego del discorso diretto in prima persona. Il libro in definitiva, risulta variegato, ben costruito, tutto condotto sul filo evocativo della memoria che ricostruisce stagioni  oggi desuete,nelle scansioni e irripetibili per il diverso tessuto sociale di una città ancora di stampo paesano con i suoi quartieri, rioni, quadrati identitari, ricca di colore umano con le sue compatte e campanilistiche bande giovanili, con le sue strade ancora vivibili, fruibili, con la calda coesione delle amicizie, delle frequentazioni, delle condivisioni.  Un microcosmo rimpianto, vagheggiato addirittura, che finisce per allagarsi a una precisa caratterizzazione di personaggi tipici, reali e anche di personalità di spicco, fino a comprendere una classe di politica attenta ai bisogni concreti della gente, pronta ad ascoltare ed operare per il meglio. Di qui il nostalgico, affettuoso ricordo del Senatore Barsacchi ed evidenti rintocchi personali dell'autore stesso ben riconoscibile nella figura di Federico Pulsonico, uno dei tre "inseparabili", autentici protagonisti del libro, e dal suo fervido impegno politico - amministrativo. Viene inoltre man mano seguita dettagliatamente la vita di alcuni nuclei familiari nello scorrere del tempo, delle vecchie tradizionali abitudini comportamentali introiettate e fatte sostanza di vita, con i caldi rapporti amicali, su su fino ad arrivare alle diverse problematiche delle nuove generazioni, più complesse e sofferte, specie sul piano relazionale e sessuale.   Il tutto risulta avvolto da un caldo alone affettivo familiare pronto, sempre e comunque, ad accettare, comprendere, sorreggere ed affiancare nelle difficoltà. Ne esce un volume dunque che, oltre a ricreare atmosfere, epoche e ambienti, ha il pregio di indicare e veicolare valori, di richiamare ad un " modus vivendi" in cui prevalgono l'amore, la comprensione e il rispetto reciproco e in cui anche i politici sappiano recuperare il loro ruolo al servizio disinteressato a favore della comunità.

Franco Pulzone nasce a Viareggio dove risiede, è un personaggio eclettico in ogni forma culturale, passa facilmente dalla poesia alla pittura fino alla produzione letteraria; la sua penna ha la capacità di trasportarci indietro nel tempo, con ottime capacità affabulatorie e al tempo stesso di indicare, implicitamente, una via atta ad una più fraterna convivenza. Franco, in campo Poetico ha pubblicato "Polline d'arcadia'; Vivi sempre il tuo Giorno; Passi dell'anima; Gocce D'ambra", tomi pluripremiati; mentre nell'ambito narrativo ha rieditato " Ombre" mentre ha appena pubblicato " I quattro cantoni", secondo della trilogia che terminerà con il terzo tomo "Carmen", che sarà pubblicato nel prossimo Ottobre; mentre nella narrazione fantascientifica si è già cimentato attraverso la narrazione dei libri " La cruna delle stringhe e Il caso" che prossimamente verranno rieditati con l'ultima sua opera letteraria che, attualmente in corso, concluderà la trilogia tra fantasia e realtà.